Barbarigo. Cent’anni di gioventù. Un’impronta che lascia il segno

7 Febbraio 2019

Barbarigo cent’anni di gioventù. Un’impronta che lascia il segno è il titolo della mostra storico-fotografica dedicata al Centenario dell’Istituto Barbarigo di Padova – scuola paritaria diocesana – che viene inaugurata oggi, mercoledì 6 febbraio, alle ore 18, al primo piano del Centro culturale Altinate San Gaetano di Padova.

Allestita nel ballatoio del San Gaetano la mostra propone un percorso attraverso alcune tappe e momenti che raccontano il passato, narrano il presente e guardano al futuro del Barbarigo. Attraverso documenti, fotografie e oggetti viene, infatti, ripercorsa la storia dell’Istituto Vescovile Barbarigo nelle sue tappe principali, ne viene illustrata l’evoluzione degli spazi, accanto ai volti e alle testimonianze di quanti lo hanno “abitato” in questo secolo, per lavoro, per studio, per “missione” educativa. Non mancano oggetti (registri, pagelle, cimeli, persino libri di preghiere di ex alunni “illustri”) e foto, che narrano aneddoti e vicissitudini. C’è inoltre uno spazio apposito dedicato alla musica con le famose “arpe” del Barbarigo che non possono essere dissociate dal nome di mons. Floriano Riondato (per tutti don Floriano), la cui passione per la musica ha permesso l’introduzione della pratica musicale nel curriculum scolastico della scuola fin dai primi anni Sessanta; la nascita dell’Ensemble Floriana (scuola d’arpa); e la raccolta di una ricchissima collezione di strumenti musicali (un centinaio), che rappresenta un unicum nel panorama delle scuole italiane.

In mostra c’è poi il “presente” dell’Istituto Barbarigo, ancora oggi punto di riferimento educativo e culturale per Padova e provincia. Scuola cattolica, diocesana e paritaria il Barbarigo conta oggi 285 studenti, 51 nel percorso delle scuole di primo grado (con potenziamento musicale) e 234 nelle secondarie di secondo grado che vedono attivi gli indirizzi: liceo classico, liceo scientifico (anche scienze applicate) e istituto tecnico economico. 37 sono gli insegnanti e 12 le persone addette ad altri servizi. Il tutto sotto la guida, dal 2009, del rettore don Cesare Contarini, il settimo dell’Istituto dopo: mons. Giovanni Brunello; mons. Giovanni Augusto Brotto; mons. Antonio Zannoni; mons. Mario Mortin; mons. Francesco Cesaro e don Giancarlo Battistuzzi.

Una fotografia che illustra gli indirizzi, i progetti in essere, le iniziative del Centenario… con uno sguardo verso il futuro, perché come recita il titolo della mostra “Barbarigo, cent’anni di gioventù”, c’è ancora tanta strada da percorrere, studenti e ragazzi da incontrare e aiutare a crescere, compresi i bambini che frequenteranno la scuola dell’infanzia a Dinsho, nella missione diocesana nella prefettura di Robe, in Etiopia, che il Barbarigo sta sostenendo con il “progetto Etiopia”.

«Il titolo della mostra “Cent’anni di gioventù” – commenta il rettore don Cesare Contarini – può sembrare provocatorio rispetto alla lunghezza di un secolo; in realtà dice la realtà concreta di un cammino fatto di accoglienza, dedizione, traguardi, sacrifici, valori, formazione, soddisfazioni che hanno i volti e le voci di migliaia di ragazzi e ragazze che hanno animato chiostro e corridoi, abitato aule, maturato pensiero e futuro in tanti campi dell’agire e del pensare umano. La mostra allora è un’occasione per conoscere e apprezzare la nostra scuola come “bene comune”».
La mostra è stata curata nell’allestimento, dagli architetti Paola Cattaneo e Marco Rapposelli su progetto grafico coordinato di Proget Studio.

All’inaugurazione in programma alle ore 18, condotta da un ex allievo del Barbarigo, il giornalista del Corriere del Veneto Davide D’Attino, sono previsti i saluti di: Sergio Giordani, sindaco di Padova; Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova; mons. Giuliano Zatti, vicario generale della Diocesi di Padova, Roberto Natale, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Padova. Non mancheranno poi: l’intervento di un ex alunno del Barbarigo, quale mons. Giovanni Brusegan, attualmente delegato diocesano per la Pastorale dell’Ecumenismo e del Dialogo Interreligioso e quello del rettore don Cesare Contarini. Chiuderà l’inaugurazione un momento musicale a cura dell’Orchestra di Padova e del Veneto.

Numerosi e qualificati i patrocini, gli enti collaboratori e gli sponsor che hanno sostenuto la realizzazione della mostra. Un grazie particolare va al Comune di Padova per aver concesso i prestigiosi spazi espositivi e per la puntuale collaborazione.

La mostra fotografica rappresenta uno tra gli eventi “clou” nel ricco programma di appuntamenti che il Barbarigo sta proponendo nell’anno del Centenario.