
Cittàdel(la)teatro: “La vedova scaltra”
9 Settembre 2019Continua l’affascinante viaggio nel mondo dei grandi drammaturghi veneti e dei loro più originali e capaci interpreti del territorio a cui è dedicata questa seconda edizione di #Cittàdel(la)teatro, la rassegna promossa dal Comune di Cittadella e affidata alla direzione artistica dell’attore Simone Toffanin e di CAST. La seconda data a svolgersi nella suggestiva cornice di Campo della Marta e del suo Anfiteatro con vista sulla maestosa cinta muraria medievale, la quale diventa parte integrante della scenografia, sarà “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni nella versione della compagnia Teatro dei Pazzi, in programma martedì 10 settembre alle ore 20.45 (in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Consiliare di Villa Rina). L’ingresso è ad offerta libera.
“La vedova scaltra”, rappresentata la prima volta nel 1748, è importante storicamente ed artisticamente perché si pone come trait d’union tra la commedia dell’arte, che si basava sull’improvvisazione, e la commedia di carattere. Introduce inoltre significative innovazioni come il tema della donna fiera e corteggiata che verrà sviluppato poi nella celebre “La locandiera”. Si tratta di uno degli spettacoli più rappresentati dal Teatro dei Pazzi. Una straordinaria messinscena che vede la protagonista attorniata da quattro ridicoli corteggiatori di quattro nazionalità diverse, i quali cadranno nella trappola dell’amore fatale: l’astuta vedova si farà beffe dei suoi innamorati e delle loro nazioni. Disse Goldoni sull’opera: “Era necessario per il mio giuoco trovar due personaggi che sapessero così ben assurdamente affettar la loro lingua con l’italiana in un quasi Gramelot, che mostrassero con sgarbo e mala grazia il carattere della loro nazione. La lingua non fa la Commedia, ma il carattere; il carattere di un Milord Inglese e di un Nobile Spagnuolo che si sentono liberi di portare in scena tutti i luoghi comuni dei loro Paesi. Ciò per la più comoda intelligenza di chi li guarda e li ascolta, e per la gioia mia di mettere in ridicolo le Nazioni. E in mezzo il povero Conte italiano, strapazzato, trattato da impostor e corroso dall’amor”. L’associazione Teatro dei Pazzi è un punto di riferimento culturale a livello nazionale, una sorta di officina artistica impegnata da vent’anni nella produzione di attività intorno al teatro. Nata con solide radici nel teatro popolare, ha saputo reinventare la commedia dell’arte con tocco geniale, attualizzandola con sorprendenti contaminazioni dai generi più vari e creando uno stile inconfondibile.