Luciano Basso

22 Dicembre 2016

Si terrà questa sera il concerto pianistico ad ingresso libero del compositore veneziano Luciano Basso. Il musicista, considerato a livello internazionale come il fautore di un nuovo linguaggio “classico” intriso di contemporaneità, eseguirà il suo ultimo lavoro dal titolo “Open”. L’evento rappresenta una prima assoluta ed è un omaggio che il pianista ha deciso di fare a Padova, sua città adottiva.

Pubblicato dalla AMS Records di Milano, etichetta specializzata in progressive rock – altro genere non affatto estraneo al compositore – , “Open” costruisce un viaggio di 11 tracce (il numero dispari è manifesto di una volontà precisa) attraverso attimi di vita, riflessioni, sentimenti e immagini che le note tratteggiano in modo quasi simbiotico, lasciando comunque all’ascoltatore la libertà di interpretarne il flusso emotivo. Stilisticamente il disco raccoglie le grandi lezioni accademiche del passato e le proietta dentro una realtà odierna di ritmi e suggestioni armoniche: si possono quindi trovare contrappunti di marca “bachiana”, introspezioni romantiche, pennellate “impressioniste”, poliritmie novecentesche, colori jazz e strutture popular e rock, il tutto esponendo in prima linea un raffinato e assai personale gusto melodico. È una musica infatti che ha estrema cura tanto per la verticalità (armonia), quanto per la scrittura orizzontale (melodia). Se c’è un merito che va ascritto al Maestro Basso, dopo tante disquisizioni in ambiente accademico che hanno portato via via ad allontanare il pubblico dalla comprensione e dal piacere di un ascolto libero, è il recupero della tonalità e il ritorno ad un aspetto emozionale della composizione. Unico artista italiano contemplato dalla “Billboard Guide to Progressive Music”, Luciano Basso gode inoltre di grande fama all’estero (si pensi che in Giappone è stata ristampata l’opera omnia) e la musicologia mondiale ne segue ogni singolo passo. All’interno del libretto del cd viene riportata una frase di J.S. Bach: “La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori”. Una filosofia che Luciano Basso abbraccia appieno, restituendo al pentagramma il suo compito originario in una chiave finalmente e veramente contemporanea. Di seguito i titoli delle tracce incluse in “Open”: “Eleven”, “Open, Butterfly”, “Notturno 10”, “Danzando 3”, “Ultima Sera”, “Mercurio Vagabondo”, “Albatros”, “Mtaani”, “Vento”, “Seconda Pagina”.