
Dal baby dinosauro campano al titanosauro romano
23 Gennaio 2017Da Scipionyx samniticus, “baby” dinosauro fossilizzatosi con gli organi interni, rinvenuto a Pietraroia (Benevento), al grande carnivoro di Saltrio (Varese), senza dimenticare l’ultimo scoperto “Tito”, un titanosauro di taglia ridotta riemerso a pochi passi da Roma, sui Monti Prenestini.
Sono gli eccezionali ritrovamenti di cui parlerà Cristiano Dal Sasso, del Museo di Storia Naturale di Milano, mercoledì 25 gennaio alle ore 18 nell’auditorium del Centro culturale Altinate San Gaetano nell’ambito della mostra “Dinosauri. Giganti dall’Argentina”, prodotta dal Comune di Padova con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Fino a due decenni fa si riteneva impossibile che nel nostro paese potessero venire alla luce fossili di dinosauri in quanto l’Italia, così come emergeva dagli studi geologici, nel Mesozoico doveva essere tutta sommersa dalle acque dell’oceano di Tetide e dunque non abitata dalle “lucertole terribili”.
La scoperta di Scipionyx samniticus è stata la prima e certamente la più clamorosa. Conquistando la copertina di Nature nel 1998, ha avuto un impatto senza precedenti per la paleontologia italiana e questo reperto, poi descritto in dettaglio in una monografia di 300 pagine co-autorata da un altro paleontologo italiano, Simone Maganuco, rappresenta un unicum nella documentazione fossile mondiale.
Tuttavia questo è stato solo il primo di una serie di sensazionali quanto inaspettati ritrovamenti di resti scheletrici di dinosauri in Italia che stanno portando a riscrivere la storia geologica e la preistoria della nostra penisola.
Cristiano Dal Sasso – Paleontologo di origini asiaghesi, ha studiato gran parte dei dinosauri italiani e ha guidato un gruppo di studio internazionale che su Science e National Geographic ha ridescritto Spinosaurus, scoprendo unici adattamenti alla vita acquatica di questo dinosauro rivelatosi più grande del T. rex.