
Il restauro del crocifisso ligneo di Donatello
27 Gennaio 2017La serata di presentazione è curata dalla parrocchia di Santa Maria dei Servi, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Centro Studi Antoninani che ne ha curato l’edizione. Saranno presenti inoltre Elisabetta Francescutti (Soprintendenza del Friuli), i restauratori e gli autori dei testi.
Il crocifisso venne esposto dal 27 marzo al 26 luglio 2015 in occasione della mostra “Donatello svelato. Capolavori a confronto”, allestita al Diocesano di Padova, dopo un accurato intervento di restauro, reso possibile dalla virtuosa sinergia tra uffici periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Soprintendenze storico-artistiche del Veneto e del Friuli), Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Fondazione Centro Conservazione e restauro “La Venaria Reale” e Diocesi di Padova.
«Il volume – commenta Elisabetta Francescutti, funzionario della Soprintendenza del Friuli che ha seguito il restauro del crocifisso attribuito a Donatello – illustra il complesso delle operazioni che hanno caratterizzato il restauro del Crocifisso ligneo intagliato e policromo di Donatello della chiesa dei Servi di Padova, diretto e realizzato dalla Soprintendenza competente. La multidisciplinarietà del percorso conoscitivo del manufatto e dell’intervento è testimoniata dai tredici saggi in cui si articola il testo, grazie ai quali è svelato il fitto intreccio di collaborazioni, in alcuni casi inconsuete, che ha caratterizzato i diciotto mesi di attività di cantiere. Restauratori, storici dell’arte, chimici, fisici, anatomisti, artisti e accademici hanno contribuito al recupero delle valenze cromatiche e plastiche del Crocifisso, al restauro della cappella che lo contiene e del prezioso reliquiario legato al miracoloso sanguinamento dell’intaglio, avvenuto nel 1512».
Al volume si affianca il sito www.donatello.beniculturali.it, che rende fruibile la capillare campagna di indagini diagnostiche eseguite prima e durante l’intervento; grazie a tale implementazione gli atti costituiscono un esempio metodologico innovativo nel settore del restauro della scultura lignea policroma.