Agrigelaterie e Ape car per gelato porta a porta
10 Maggio 2021I ragazzi di “Rio Storto” di Santa Giustina in Colle consegnano a domicilio vaschette di gusti tipici legati alla stagionalità, boom di richieste nel fine settimana
Nelle foto i giovani dell’azienda Rio Storto con don Dante Carraro a Camposampiero in occasione del consegna delle offerte al Cuamm Medici con l’Africa
Oltre alla voglia di libertà è scattata anche quella del gelato tanto che coppette e coni hanno segnato il record di consumi nel week end. Grazie al clima quasi estivo, alle passeggiate all’aperto, alle riaperture delle gelaterie veneti ed italiani hanno cercato un po’ di refrigerio gustando un gelato. Tra le 39mila gelaterie nazionale che danno lavoro a 75mila spiccato le attività legate alla produzione e vendita diretta nelle aziende agricole che cogliendo l’attenzione dei consumatori verso i gusti a kmzero si sono organizzate con spazi verdi aperti dedicati alla sosta per consumare un gelato. Forte della tradizione secolare le agrigelaterie sono presenti soprattutto nel bellunese ma anche in provincia di Verona. Segni caratteristici: la presenza di una stalla che dà il latte e soprattutto di giovani che hanno sviluppato la diversificazione aziendale. Vaschette e confezioni ai gusti tipici legati alla stagionalità possono arrivare direttamente a casa: è il caso del servizio dei ragazzi di Rio Storto che servono l’alta padovana con la loro ape car griffata “Picatabari” promuovono le “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano. Sostando anche nelle piazze si possono incontrare – come ieri – in occasione della Festa della Mamma a Camposampiero dove Coldiretti Veneto ha organizzato l’evento solidale #solodalcuore per raccogliere fondi a favore del Cuamm Medici con l’Africa per la costruzione di un reparto di maternità a Rumbek in Sud Sudan.
L’ idea geniale, in concorso anche per l’Oscar Green il premio nazionale di Coldiretti per l’innovazione in agricoltura, è di una realtà famigliare agricola di Santa Giustina in Colle (Pd) “Rio Storto” composta da otto neo imprenditori agricoli zia e sette nipoti che gestiscono campi, animali e lo spaccio dove i clienti possono trovare anche una varietà di formaggi e ampia gamma di insaccati. Una famiglia che è anche esempio di generosità – precisa Coldiretti Veneto – in quanto proprio a Don Dante Carraro ha consegnato il frutto dell’incasso motivando il gesto con un detto tramandato dalle generazioni dei “Ferro” e sempre attuale: ”Bisogna vivere a mani aperte per dare e accogliere” .
Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala ma quest’anno è arrivato anche quello di latte di pecora. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco
A pesare sul settore – precisa la Coldiretti – è stata sicuramente l’assenza nel 2020 di 57 milioni di turisti stranieri che sono tradizionalmente i più entusiasti consumatori del gelato Made in Italy. In controtendenza – continua la Coldiretti – il boom delle consegne a domicilio che tuttavia non riesce certamente a compensare il forte calo del consumi al tavolo e da asporto. Una situazione di difficoltà che si è ripercosso a cascata sull’intera filiera poiché nelle gelaterie italiane vengono utilizzati – sostiene la Coldiretti – ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità. In questo contesto è importante l’annuncio delle riaperture al turismo nazionale e straniero dalla prossima settimana per sostenere con la primavera il consumo di coni e coppette in una situazione in cui con il cambiamento climatico si sta verificando una sempre più marcata tendenza alla destagionalizzazione degli acquisti che – sottolinea la Coldiretti – è in atto da diversi anni, nonostante l’estate resti la stagione privilegiata.
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