Happening culturali come bene digitale comune
17 Giugno 2014Il progetto “Happening culturali come bene digitale comune” proposto dall’associazione di promozione sociale Mondogira in occasione del bando “Culturalmente” 2013 della Fondazione Cariparo vuole essere una nuova vetrina di dialogo per i giovani di massimo 35 anni che sappiano servirsi delle «nuove tecnologie» per «fare rete» attorno alle ramificazioni della Cultura. Sì, si parla di «happening» che non è altro che una forma di arte contemporanea: stavolta la persona fisica coinvolta nelle stimolazioni sensoriali non darà adito a un’opera d’arte visiva o cinetica ma a un «luogo virtuale comune» che riesca a sopravvivere ai singoli, in maniera tale da amplificare il concetto di cultura al di là delle mere barriere nazionali. «Diversità» è la nuova parola d’ordine condivisa, i beni di valore turistici e naturali tra cui non solo i musei e i siti archeologici ma anche gli stili di vita e le norme comportamentali proprie di ogni Stato, diventeranno oggetti d’uso per accedere a un livello di conoscenza superiore, più aperto. I soggetti coinvolti sono numerosi, tre comuni (Solesino, Vighizzolo, Granze), diverse scuole coinvolte (Fondazione Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia di Sarmede, ITIS Euganeo, l’IPIA Duca d’Aosta, l’IPIA E. Fermi, l’IRSEF Nazionale di Faenza, l’UCIM nazionale di Roma) e varie associazioni (Age Associazione Italiana Genitori di Rovigo, Age Associazione Italiana Genitori Veneti, Associazione La Tenda onlus di Lendinara e Associazione Amici dell’Europa di Faenza).
Camilla Bottin