
Piccoli crimini coniugali
20 Febbraio 2014Marito smemorato e moglie folle di gelosia sotto una facciata di convenzionale apertura mentale, giusto tra il caffè e il dolce, questi gli ingredienti dell’assassinio d’Amore che si è perpetuato tra sospetti, mosse e contromosse sagaci: come in un thriller tracce capitano qua e là in mezzo al discorso tra i due coniugi, velate dall’indecisione se prendere per un partito o l’altro. A chi credere? In questo interno borghese in cui i quadri sono echi vuoti di creatività all’interno di pesanti cornici di metallo i quindici anni di matrimonio vengono messi alla dura prova da un incidente domestico, Gilles ha perso la memoria. Lui che fa della confusione una regola di vita e delle contraddizioni una teoria da portare avanti, si trova improvvisamente, come doppio, a chiedere alla moglie: «Deve essere un inferno vivere con me». In mezzo a questo intercalare, questo dare del Lei a una persona conosciuta assolutamente nuova, scambiata per un’«infermiera in borghese» o una vedova in cerca di nuovi mariti, il piccolo inferno che Gilles e Lisa si trovano ad affrontare serve per una rigenerazione del loro rapporto che riprende esattamente da dove era iniziato, anni prima, ma stavolta al contrario. Il testo di Eric Emmanuel Schmitt, dal ritmo narrativo avvincente, con qualche sprazzo di pungente ironia, si presta bene alla regia di Alessandro Maggi: gli interpreti Paolo Valerio ed Elena Giusti si trovano a loro agio nelle parti, si guardano con passione e dolore allo stesso tempo, questo confronto è allo stesso tempo una sfida e un parto. Soffrono ma non vogliono darlo a vedere, eppure sono pazzi uno dell’altro: in questo vortice di paranoia ci stanno benissimo gli stacchetti jazz di Germano Mazzocchetti e le luci verdognole di Enrico Berardi, capaci di mettere in risalto i diffusi momenti di pessimismo che permeano la trama.
Camilla Bottin
Bellissimo, recitato molto bene. solo la scenografia sarebbe stata meglio più colorata, ma la pièce è davvero bella. brava Camilla
Grazie mille Benedetta!