
Serata conclusiva del FestivaLab – Sogno di una notte di mezza estate
16 Maggio 2013Per concludere i tre giorni non stop del festival che ha animato il Teatro Farinelli si è pensato bene di ricorrere a un sogno ammaliatore, a un’atmosfera onirica in grado di calare come una cappa protettiva sulle fatiche organizzative di metà maggio. Edoardo Zaglia, coreografo, ci parla di «ragazze bellissime», un intero corpo di ballo di fate e spiriti che sa con grazia condurci nel vivo dell’azione. A loro è spettato l’immodesto compito di trasformare la tradizionalissima commedia di Shakespeare nella vittoria dell’amore cantato ad alta voce, in una perfetta realizzazione di Glee, con vestiti degni dell’attenzione maschile. Un terribile sconvolgimento si pregusta al centro della foresta, Oberon e Titania, interpretati da Enzo Porcelli e Marika Trentin, litigano e in un vortice di amori ricambiati e contrapposti solo l’intervento magico del folletto Puck, una maliziosa Eleonora Ambrosi, potrà riportare ordine alle cose. Alla fine, deus ex machina, vengono svelati i nomi dei vincitori del FestivaLab: sono i ragazzi del Liceo Cotta di Legnago, scelti all’unanimità dalla giuria popolare e da quella tecnica, per aver portato in scena ‘L’opera da tre soldi’ di Bertold Brecht. Aspetta, cosa c’entrano i vincitori del FestivaLab con un laboratorio teatrale di Este? Nulla, se non che il teatro è condivisione, affetto per il pubblico: Shakespeare ci insegna nella sua commedia che alla fine è l’amore a trionfare, a sopravvivere nei secoli. Quindi? Solo l’organizzazione di una rassegna teatrale giovanile ha potuto permettere questo: si parte dai vecchi tempi in cui il festival stava a Sant’Urbano per volare in groppa a un’araba fenice al Farinelli di Este, per risorgere dalle ceneri e sperare di trovare altre persone, altri laboratori che condividano le stesse passioni per la scena, la drammaturgia, le luci.
«Sono molto soddisfatta di come si sono svolte queste tre giornate – afferma Ilaria Ragona, organizzatrice del festival a livello promozionale e mediatico – avendo la connessione internet all’interno del teatro ho potuto comunicare con l’esterno in maniera efficiente, quasi in tempo reale». La risposta positiva da parte del pubblico dei ragazzi e degli adulti non è mancata, l’interazione è stata produttiva e come afferma Ilaria «è solo un punto di partenza per il futuro», con la speranza di riuscire a realizzare presto un video documentario su Este. «Un progetto a cui tenevamo molto, rimandato a causa del maltempo – continua la Ragona – e che, insieme ai Giovani d’Este, mi sono ripromessa di fare verso settembre».
Il mondo è folle e folle è l’amore: il regista Andrea Zapperi si complimenta con i suoi attori per quella che viene definita «una prestazione egregia», dai toni multiformi. «Ora non resta che mantenerci carichi per le repliche di inizio e fine giugno – afferma il coreografo – e sperare che possano andare ancora meglio».
Camilla Bottin
Foto di Davide Mantovanelli