Il toro

21 Giugno 2014

Il toro, quarta pellicola del padovano Carlo Mazzacurati, non è forse un film di grande impatto: lo si può trovare monocorde, poiché manca della grinta (nella costruzione narrativa) del precedente Un’altra vita, ma, nel panorama generale della mostra, è un’opera più che dignitosa e il Leone d’Argento può stupire, ma non si può dire immeritato. Il toro è la storia di due amici, interpretati da Diego Abatantuono e Bobo Citran, che rubano un costosissimo toro da monta e partono per l’Ungheria con l’intento di riuscire a piazzarlo. Le difficoltà contingenti, l’umanità e le miserie dell’est europeo, li faranno penare, ma li costringeranno anche a riflettere sul proprio modo di essere e ad accettarsi come veri amici. Un Abatantuono sempre simpaticissimo e un Citran finalmente convinto dei propri mezzi e ben diretto dall’amico Mazzacurati sono tra le carte vincenti del film, la coppa Volpi a Bobo come miglior attore non protagonista è un’altra piacevole sorpresa.