
Con l’azalea della ricerca festeggiamo tutte le mamme e diciamo insieme “contro il cancro, io ci sono”.
8 Maggio 2019Domenica 12 maggio, in occasione della Festa della Mamma, ventimila volontari della Fondazione AIRCsaranno impegnati in tutta Italia per distribuire L’Azalea della Ricerca: non un semplice fiore ma una preziosa alleata della salute al femminile che, dal 1984 ad oggi, ha contribuito a migliorare la qualità di vita delle donne grazie ai risultati raggiunti nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi.
Dai grandi centri urbani ai piccoli comuni di provincia, dunque, l’Azalea della Ricerca sarà anche in 286 piazze di Veneto e Trentino Alto Adige con duemila volontari AIRC che proporranno le coloratissime azalee come idea regalo a tutte le mamme e a tutte le donne. A fronte di una donazione di 15 euro, insieme a ogni piantina verrà consegnata una Guida con informazioni sui più recenti progressi della ricerca e indicazioni sull’importanzadi adottare abitudini e comportamenti salutari.
Potrai trovare le Azalee della Ricerca in 43 piazze di Padova e provincia:
Padova in via San Fermo; via Roma; Prato della Valle; piazzale Firenze; piazza Santa Croce; piazza Forcellini; piazza Duomo; piazza Cuoco.
E poi ancora nelle piazze di Abano Terme; Albignasego; Bresso; Carturo; Casale di Scodosia; Cittadella; Conselve; Este; Isola Mantegna; Limena; Maserà di Pdova; Merlara; Monselice; Montagnana; Noventa Padovana, Piazzola sul Brenta; Piove di Sacco; Ponte di Brenta; Ponte San Marco; Presina; Rubano; Saccolongo; San Domenico; Sarmeola; Teolo; Trebaseleghe; Tremignon; Vaccarino; Villatora di Saonara;
Nell’ultimo triennio, solo AIRC Comitato Veneto – Trentino Alto Adige ha messo a disposizione dei ricercatori circa 20 milioni di euro per studi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. Un impegno straordinario per mantenere alto il livello di impegno e continuare ad affrontare al meglio la sfida.
Quello al seno è il tumore più diffuso, con circa 52.300 nuove diagnosi: di fatto tocca una donna su otto. È però anche il tumore per il quale la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi a crescere fino all’87%. Un progresso costante, frutto del lavoro dei ricercatori che hanno saputo migliorare i trattamenti, sia in termini di efficacia, sia di tollerabilità, un traguardo importante che però non può bastare. Ci sono infatti ancora tante pazienti che aspettano risposte per alcune delle forme più aggressive. Fra queste, il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e il carcinoma mammario metastatico, che dalla sede primaria si è diffuso in altri organi.
I tumori ginecologici interessano circa 16.000 pazienti. Per i tumori dell’endometrio e della cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante, arrivando rispettivamente al 77% e al 74%. Più complessa invece la situazione per il tumore dell’ovaio che risulta difficile da diagnosticare precocemente e con un alto tasso di recidiva. Così i ricercatori AIRC stanno sperimentando nuove combinazioni terapeutiche per ridurre la resistenza ai farmaci. Inoltre stanno focalizzando la loro attenzione anche sull’immunoterapia, in modo da individuare nuovi farmaci capaci di stimolare le risposte immunitarie delle pazienti.
A rappresentare i circa 5.000 scienziati AIRC nell’immagine della campagna Carlotta Giorgi, ricercatrice presso il Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara e mamma di cinque figli. Giorgi guida un gruppo tutto al femminile che lavora sulla comprensione dei meccanismi regolatori che agiscono sulla moltiplicazione delle cellule tumorali: “Grazie al fondamentale sostegno di AIRC, con il mio gruppo stiamo studiando il ruolo della ‘proteina-freno’ PML nel microambiente attorno al tumore dove si trovano le cellule del sistema immunitario, con l’obiettivo di identificare una terapia combinata che renda il tumore sensibile ai farmaci chemioterapici e meno capace di crescere, e che riattivi anche la piena risposta immunitaria.