La vita dei primi monselicensi che abitavano sul laghetto della Costa 4000 anni fa

5 Febbraio 2019

Il laghetto è stato inserito nel 2011 nella lista del patrimonio mondiale Unesco. Introduce Cinzia Tagliaferro.
Dal 2011 è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale il sito seriale transnazionale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”, che valorizza gli abitati palafitticoli distribuiti fra Svizzera, Italia, Francia, Germania, Austria e Slovenia. Dei 111 villaggi palafitticoli inseriti nel sito UNESCO, 19 si trovano in Italia e fra questi c’è anche l’insediamento perilacustre del Laghetto della Costa, in Comune di Arquà Petrarca. Copiosi materiali rinvenuti durante gli scavi archeologici condotti negli anni 1885-86, 1901 e 1909 da Federico Cordenons e nel 1906 da Alfonso Alfonsi sono conservati presso il Museo Nazionale Atestino di Este e il Museo Civico Archeologico di Padova. I reperti, principalmente ceramica, manufatti in osso-corno e industria litica, documentano la lunga durata dell’abitato, datato fra l’antica età del Bronzo e il Bronzo medio, ovvero tra il XXI e la metà circa del XV secolo a.C. Indagini archeologiche recenti e la rivisitazione delle relazioni di scavo di fine Ottocento inizi Novecento hanno permesso di capire in modo più approfondito l’organizzazione dell’abitato, la cui storia è raccontata con un nuovo allestimento presso il Museo di Este. Info in: Elodia Bianchin Citton ed Enrico Zerbinati, Il territorio in età preromana e romana p.21-24 in Monselice 1994 a cura di A. Rigon; Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, p.120-121, edito da Sagep Turismo 2018 (costo 7 euro).

Federica Gonzato è nata a Camposampiero. Attualmente è funzionario archeologico presso il Polo Museale del Veneto. Ricopre l’incarico di direttore del Museo Archeologico Nazionale di Verona e del Museo Atestino di Este.