Ostetriche in azione

21 Gennaio 2019

Tempo di premiare il vincitore della seconda edizione del concorso intitolato a Irma Battistuzzi, giovane diplomata alla Scuola di Ostetricia dell’Università di Padova nel giugno del 1940 e grande esempio di filantropia e umanità nei confronti del miracolo della nascita.

Il premio infatti consiste in un periodo di tirocinio post-lauream all’estero ed è rivolto a laureati o laureate in Ostetricia all’Università degli Studi di Padova nell’anno accademico 2017/2018. Per questo viene comunemente intitolato “Ostetriche in azione”.

Il concorso è bandito dall’Università di Padova in collaborazione con l’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova, l’Ong-Onlus Medici con l’Africa Cuamm, il Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino-U.O.C. Clinica Ginecologica e Ostetrica.

Il premio nasce grazie al finanziamento devoluto dalla Famiglia Benedetti che mette a disposizione €2500, somma che sarà interamente devoluta a Medici con l’Africa Cuamm a copertura dei costi previsti per lo svolgimento del tirocinio.

Il vincitore potrà vivere un’esperienza formativa e lavorativa in ambienti difficili e in zone del Mondo dalle risorse molto limitate, dove opera una ong come il Cuamm.

Il tirocinio post-lauream diventa così non solo un’opportunità di acquisire competenze professionali, ma anche, vivendo e lavorando sul campo, un percorso personale per imparare ad affrontare qualsiasi contesto lavorativo che è poi la sintesi della filosofia dell’ateneo e della ong padovana.

Le candidature pervenute sono state valutate dalla giuria composta da Silvia Visentin e Rosaria Ciullo (Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino-U.O.C. Clinica Ginecologica e Ostetrica, Unipd), Maristella Avanzini (Ufficio Career Service), Elsa Pasqual (Medici con l’Africa Cuamm), Ivana Simeone (Associazione Alumni), Giulia Benedetti (Famiglia Benedetti).

Ad avere la meglio in questa seconda edizione è stata l’ostetrica Elisa Cavallarin, classe 1996 e neolaureata presso l’Ateneo Patavino. Elisa Cavallarin è determinata e si definisce ‘curiosa’ per natura: il suo desiderio di scoperta assieme alla necessità di continuo miglioramento l’hanno spinta a partecipare al bando, per provare a mettersi in gioco in un contesto più complicato rispetto a quello ospedaliero padovano, dove si è formata, portando il suo aiuto concreto proprio dove è più necessario.

A passare la “corona” della passata edizione ci sarà la vincitrice del 2018 Martina Mezzaro, che racconterà la sua esperienza di volontariato e professione in Uganda dove ha fatto per due mesi la volontaria presso l’ospedale di Matany, struttura aperta nel 1970 che garantisce alla popolazione della Karamoja assistenza medica e pediatrica e sostenuta dal 2015 dai Medici con L’Africa-Cuamm attraverso la formazione di personale sanitario locale e la fornitura di attrezzature per il miglioramento dei servizi assistenziali nel territorio.

Oggi Martina, forte anche di questa esperienza segnante, ha iniziato un percorso in Inghilterra per lavorare come midwife, anche se nei suoi progetti futuri potrebbe esserci il ritorno in Africa, dopo aver maturato un bagaglio di esperienze ulteriori.

Alla fine degli interventi e della premiazione ai presenti sarà offerta la Visita guidata alle sale espositive di Palazzo Cavalli, Museo di Geologia e Paleontologia di Padova, grazie alla collaborazione con il Centro di Ateneo per i Musei.

Il pomeriggio inizia alle 16.30 con i saluti istituzionali; a seguire la testimonianza della prima vincitrice del premio e la premiazione di questa seconda edizione; alle 17.30 inizia la visita a Palazzo Cavalli che si concluderà alle 18.30.

“Il premio di laurea intitolato ad Irma Battistuzzi – commenta Andrea Vinelli Presidente dell’Associazione Alumni di Padova – giunto quest’anno alla sua seconda Edizione, rappresenta un’occasione unica per Alumni e Alumne del corso di Laurea in Ostetricia. Il tirocinio post-lauream da svolgere in una struttura ospedaliera in cui opera Medici con l’Africa Cuamm è un’esperienza professionale e formativa concreta, dove il premiato potrà contribuire ed essere di supporto “in prima linea” in contesti d’emergenza come quello sanitario africano, sfruttando sin da subito le competenze acquisite durante il suo percorso universitario. Il Premio di laurea Battistuzzi è una sfida, che gli permetterà di mettersi in gioco a 360 gradi”.

E questo il commento del direttore di Medici con l’Africa Cuamm don Dante Carraro:” Esperienze come quella della borsa di Studio Irma Battistuzzi – spiega don Dante – si presentano come una sfida e un’opportunità, insieme. Le giovani ostetriche, come i giovani medici che partono per un’esperienza in Africa con il Cuamm, possono arricchire la loro formazione e, allo stesso tempo, misurarsi con contesti con pochissime risorse. Imparano a cercare soluzioni alternative a quelle che potrebbero trovare qui, con tutti i mezzi che abbiamo. Tornano più responsabili e più “carichi” di quell’energia che solo l’Africa sa dare. Il nostro grazie va quindi, ancora una volta, alla famiglia Benedetti che sostiene questa iniziativa, all’Università di Padova, all’associazione Alumni e al Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino-U.O.C. Clinica Ginecologica e Ostetrica, che con questa collaborazione, ci permettono di realizzarla.