Padova5, cinque modi di vivere la città

9 Aprile 2014

La regista dell’opera è una giovane padovana, Isabella Carpesio, che ha scelto la sua città per un esperimento artistico ispirato alla grande tradizione del cinema d’avanguardia. Illustre collaborazione che vanta il progetto è quella del fotografo Giovanni Umicini, che ha contribuito con alcune sue riprese in bianco e nero in 16mm, creando sia un richiamo tematico che di contrasto con le riprese digitali odierne. Il ritmo delle immagini in movimento è scandito unicamente da componimenti musicali ad hoc di Debora Petrina e Claudio Sichel.
Padova! Di Massimo Salvagnini. Violenta ed appassionata opera che dipinge una controversa visione della città, teatro della formazione sentimentale dell’ autore. Massimo, padovano suo malgrado, è uno stimato sassofonista Jazz che ha sempre coltivato una verve poetica e un sano tratto di “idiozia”. Il poema verrà letto da Vasco Mirandola e commentato dai graffianti fumetti di Gianni Salvagnini , anche lui padovano doc, che ha disegnato e scritto, oltre che per il fratello sopracitato, per il Santo dei Miracoli, Milizia Mariana, l’Intrepido, Super Vip, Horror pocket, Sorry e Prezzemolo, Il messaggero dei Ragazzi.
Francesco Targhetta, classe 1980, trevigiano di nascita ma padovano di formazione, legge alcuni brani dal suo fortunato poema in versi Percio’ veniamo bene nelle fotografie. Ambientato in gran parte nel quartiere arcella, il romanzo è un susseguirsi di pensieri stridenti, di delusioni macinate in appartamenti scalcinati, un alternarsi di desideri di sopravvivenza e di voglia di cambiare, declinati in un linguaggio crudo, sperimentale, che l’autore definisce per certi suoi accostamenti persino “pop”, e su cui aleggia, velata, quando serve, l’ironia.
Allestimento fotografico di Gianni Umicini
Nell’opera di Umicini c’è una capacità straordinaria di entrare nelle situazioni quotidiane e di coglierne l’essenza vitale, unita alla forza dell’intensità emotiva ed espressiva con cui rappresenta la città di Padova . Ogni immagine di Umicini è un frammento di una realtà complessa, quasi la somma algebrica di infinite microrealtà che si parlano reciprocamente, per comporre un trattato di sociologia visuale.(Fausto Raschiatore)