
Storia di Caterina – che per ott’anni vestì abiti da uomo
7 Aprile 2014«In Roma fu una Fanciulla di bassa condizione figliuola di un Legnajuolo Catterina Vizzani nomata. Costei essendo d’età di quattordici anni non d’altro amore si sentì mai accesa che verso le Fanciulle sue pari, alle quali sempre tenea dietro ardentemente amandole non come Fanciulla, ma come uomo stata fosse».
Da questa testimonianza prende le mosse il volume “Storia di Caterina – che per ott’anni vestì abiti da uomo” (Il Mulino, 2014).
Il 16 giugno 1743 sulla strada per Siena un giovane servitore in fuga d’amore con la sua bella viene raggiunto dagli inseguitori; ferito da un’archibugiata, morirà pochi giorni dopo. Componendone le spoglie, all’ospedale fanno una scoperta stupefacente: quel garzone già in fama di donnaiolo impenitente è in realtà una donna. Un medico famoso si appassiona al fatto e ne ricostruisce la storia. Caterina Vizzani, questo il suo nome, per otto anni si era finta uomo per poter seguire, al riparo di un’identità maschile, la sua allora illecita inclinazione per le donne.
A partire dal circostanziato racconto di questo caso, riportato dal medico Giovanni Bianchi allora in servizio all’Ospedale di Siena, il quale, superando le idee del suo tempo, ha cercato di capire l’orientamento sessuale di Caterina, Barbagli traccia la storia dell’amore fra donne durante gli ultimi tre secoli: di come è stato vissuto ma anche di come è stato interpretato e giudicato dalla religione, dalla scienza, dal diritto.
Alla presentazione del libro interverranno, oltre all’autore, la Professoressa Franca Bimbi, docente di Sociologia e Politica Sociale all’Università di Padova e Renato Pescara, già professore associato di Diritto privato comparato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova.
Marzio Barbagli è professore emerito dell’Università di Bologna, dove ha insegnato Sociologia. Tra le sue pubblicazioni: «Omosessuali moderni» (con A. Colombo, 2001), «Congedarsi dal mondo» (20102), «La sessualità degli italiani» (con G. Dalla Zuanna e F. Garelli, 2010), «Dentro e fuori le mura» (con M. Pisati, 2012).