
Ellis Island – Andata/Ritorno
7 Marzo 2013Gli aspiranti ‘mericani hanno compiuto, mercoledì 6 marzo, presso la suggestiva sala convegni della Fondazione Accademia dell’Artigianato di Este, un vero e proprio viaggio oltreoceano, accompagnati da due quintetti di fiati, uno americano e l’altro italiano. Un comitato di benvenuto musicale a Ellis Island con la New Chicago Chamber Orchestra ha risposto per le note a canzoni popolari e arie liriche, struggenti nostalgie della patria abbandonata a malincuore, suonate da chi, appoggiato al parapetto di un’affollata nave, salutava la brezza marina e l’avventura lontana. L’italiana Wind Ensemble non si è mai mossa da casa, ma orgogliosa di rappresentare una cultura musicale così solare, si è fatta forza, ha raccolto il peso della sfida americana e in connubio con i nuovi amici, ha creato una potente sinergia di suoni, colori e sogni. Per l’ensemble di fiati italiana, il viaggio negli USA, più che un’andata, rappresenta un ritorno: già nel dicembre 2012 in una vera e propria tournèe, si era esibita a Chicago riscuotendo un grande successo di critica e di pubblico.
A Casa Carmeli, l’esecuzione musicale vedrà anche l’espressione corporea dei brani più significativi: i figuranti di Terepia, il teatro di figura, si faranno carico di stati d’animo laceranti, esplosioni di gioia e scoperte stupefacenti. E per assistere a tutto questo, a Este, non c’è stato bisogno di chiedere cento lire alla mamma: l’amministrazione comunale, in occasione delle iniziative organizzate per la festa della donna, ha voluto fare questo dono ai suoi cittadini, ricordando l’apertura del nuovo Centro antiviolenza. I presenti, non numerosissimi, tra Va pensiero, O Sole Mio, Funiculì Funiculà, non potevano oziare: nessun dorma, dice Verdi, s’immaginava il canto di sottofondo, è tempo di brindare. Libiamo, libiam, il tempo fugge, immersi nella dolcezza di una musica conosciuta, sembrava di essere a casa a riscoprire le melodie amate da generazioni di italiani. Le incursioni nella modernità, con musiche tratte dal musical Hair o colonne sonore di film come La stangata, stillano allegria, in una serata piovosa: i musicisti, complice il loro grande bagaglio professionale, erano instancabili e due ore sono volate via, con il Wind americano.
Non ci resta che dire “Let the Sunshine In” e aspettare che la musica si riproponga a Casa Carmeli.
Se dobbiamo lasciare la patria per godere simili piacevolezze, la lasceremo mille volte ancora!
Camilla Bottin