
Un evento-concerto: Tuttasanta, canti bizantini e gregoriani all’origine della musica liturgica che unisce Oriente e Occidente, spiritualità bizantina e musica liturgica latina medievale, sotto il segno della comune devozione a Maria
Interpreti:
Archimandrita Nikòdimos Kabarnòs
corista Ioannis Athanasiou
Cappella Musicale Malatestiana di Rimini, direttore Filippo Maria Caramazza
L’evento si inserisce nell’alveo di una pluriennale attività che l’associazione DiSegno svolge in collaborazione con l’Università di Padova sulle tematiche dell’arte e l’identità culturale presenti nel patrimonio artistico della città e del territorio, e del confronto tra le tradizioni artistiche occidentale e orientale all’origine della nostra storia. Ultima tappa di questo percorso è l’incontro con la Chiesa greco-ortodossa, nella realtà della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta, Esarcato per l’Europa meridionale. Da questo incontro è nata la proposta di un percorso multimediale di musica ed immagini nella tradizione liturgica tra Oriente ed Occidente cristiano: è una forma particolare di confronto tra due realtà culturali, due ‘polmoni’, secondo le parole di Giovanni Paolo II, ma nel contempo nella consanguineità dell’unica, comune origine e valore nella fede cristiana. Un repertorio di inni liturgici della Chiesa greco-ortodossa sarà interpretato dall’Archimandrita Nikòdimos Kabarnòs, affermato interprete dalla grande vocalità e sensibilità musicale, uno dei maggiori cantori di Musica bizantina nell’ambito della Chiesa ortodossa. È Docente di Musica Bizantina, Cantore nella Cattedrale di Mitilene e in Atene nella Cattedrale della Trasfigurazione di cui è Presbitero dell’Arcidiocesi.
La Cappella musicale Malatestiana di Rimini, diretta dal Maestro Filippo Maria Caramazza, Docente al Conservatorio “Rossini” di Pesaro, proporrà una serie di brani mariani a partire dalla tradizione del gregoriano fino alle interpretazioni di autori classici più recenti. Nata come coro polifonico per riscoprire nella musica religiosa l’incontro con Cristo e studiare il canto gregoriano e la polifonia sacra come educazione alla fede, essa si inserisce nella tradizione del servizio liturgico di cappella, presente all’interno della Cattedrale di Rimini già dal 1500. L’iniziativa intende anche contribuire alla riflessione su alcuni eventi di grande rilevanza per presenza cristiana nella storia e nel mondo: la ricorrenza storica Anno 313-2013. In occasione del 1700°Anniversario dell’ Editto di Milano nel 313 d.C. da Costantino, che pose ufficialmente termine a tutte le persecuzioni religiose proclamando la neutralità dell’Impero nei confronti di qualsiasi fede, ci si chiede che cosa entri nella storia grazie a Costantino? Non più semplice tolleranza ma libertà. «Totalmente ed esclusivamente di Costantino è il concetto di libertà religiosa secondo cui il diritto della divinitas di essere adorata come vuole, fonda nei singoli la potestà di seguire la religione che ciascuno avesse voluto» (Marta Sordi). Una grande attualità perché si tratta dell’inizio di quel valore della libertà che riconosce che lo Stato o le Amministrazioni non sono la fonte assoluta del potere, del diritto o una pretesa etica e, al contempo, indica una laicità non intesa come semplice indifferenza rispetto al fenomeno religioso. La libertà religiosa apre e sostiene tutta l’aspirazione dell’uomo alla verità mostrando la persona e il popolo come nuovi protagonisti.