L’erbolato

22 Febbraio 2013

La serata proposta il 9 marzo in Sala dei Giganti dalla Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci ha il fascino della rievocazione di una veglia del primo Cinquecento alla Corte dei duca di Ferrara.
L’occasione per questa suggestiva mise en scene è offerta dalla grande mostra su Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento, in corso a Palazzo del Monte di Pietà a Padova. Del multiforme ingegno di Bembo questo raffinato spettacolo esalta la vocazione di poeta, di volta in volta declamato o messo in musica.
L’intrattenimento che andrà in scena il 9 marzo è un’invenzione sul modello di molti eventi simili di cui si ha notizia nella Ferrara del secolo XVI: una veglia colta in cui un attore declama un testo, integrato dall’esecuzione di musiche che coprono l’intero arco del secolo e vanno dal primo Cinquecento fino al 1595, anno della pubblicazione del Settimo libro dei madrigali di Marenzio, un periodo in cui molte furono le sperimentazioni nel campo della poesia per musica. Tutti i brani musicali presentati sono su testi del Bembo, a testimonianza del persistente favore incontrato dalla sua poesia, e dalla lirica amorosa sul modello del Petrarca, che il Bembo contribuì più di tutti a diffondere.
Il nuovo senso bembiano del bello venne condiviso da un altro grande letterato del tempo, Ludovico Ariosto. Quasi coetanei, si conobbero negli ultimi anni del Quattrocento, quando l’Ariosto, nato a Reggio Emilia, si trovava a Ferrara per seguire gli studi universitari di legge, e il Bembo, veneziano, vi trascorreva lunghi soggiorni, preso d’amore per Lucrezia Borgia. Entrambi furono personalità di spicco nel raffinato ambiente umanistico creatosi alla corte di Ercole I d’Este. Entrambi furono protagonisti di un profondo rinnovamento della lingua italiana in diversi generi letterari, l’Ariosto soprattutto nel poema epico e nel genere teatrale, il Bembo nei dialoghi in prosa e nella poesia amorosa.
Nell’Erbolato. Ragionamento sulla virtù delle erbe il testo di Ludovico Ariosto è armonizzato dai versi di Pietro Bembo. Le musiche sono di diversi autori dell’epoca, da Giovanni Pierluigi da Palestrina a Giaches De Ponte, da Bartolomeo Tromboncino al Monteverdi.
L’idea di questo rassemblement si deve a Sergio Balestracci e ad Alessandro Bressanello, quest’ultimo voce recitante. Nell’occasione il maestro Balestracci dirige La Stagione Armonica, ensemble fondato nel 1991 dai madrigalisti del Centro di Musica Antica di Padova. La Stagione Armonica è specializzata nel repertorio rinascimentale e barocco, ha all’attivo un numero davvero impressionante di concerti, insieme a solisti e direttori tra i più importanti della scena internazionale. La Stagione Armonica, oltre che del proprio gruppo vocale e strumentale, si avvale della collaborazione di cantanti solisti e strumentisti tra i più rinomati specialisti del repertorio barocco e ha creato al proprio interno una sezione vocale interprete del Canto Gregoriano. Confidando nell’esperta guida del Maestro Balestracci, ha inoltre selezionato tra i propri cantanti un gruppo denominato “I Cameristi della Stagione Armonica” per approfondire lo studio del madrigale italiano. Dal 1996 il Maestro Sergio Balestracci è il direttore artistico, oltre che preparatore, della Stagione Armonica.
16 madrigali
da Bartolomeo Tromboncino a Claudio Monteverdi
Bartolomeo Tromboncino (c. 1470-c. 1535)
Giaches De Ponte (c. 1500-post 1564)
Andrea Gabrieli (c. 1533-1585)
Giaches De Wert (c. 1535-1596)
Eustachio Gallo (sec. XVI)
G. P. da Palestrina (c. 1526-1594)
Filippo De Monte (1521-1603)
Claudio Monteverdi (1567-1643)
Anonimo (sec. XVI)
Jacob Arcadelt (1505-1568)
Anonimo (sec. XVI)
Giaches De Ponte
G. P. da Palestrina
Luca Marenzio (c. 1553-1599)
G. Da Nola (tra 1510 e 1520-1592)
Giogia me abonda a 4 (1)
Però che non la terra a 4 (2)
Anzi non pur Amor a 4 (3)
Che giova posseder a 3 (4)
Che giova posseder a 4 (5)
Voi mi poneste in foco a 4 (6)
Voi mi poneste in foco a 4 (7)
Cantai un tempo a 6 (8)
Cantai un tempo a 5 (9)
Quand’io penso al martire a 4 (10)
Quand’io penso al martire a 4 (11)
Amor la tua virtude a 4 (12)
Amor è graziosa e dolce voglia a 4 (13)
Amor che meco in quest’ombre a 4 (14)
O disaventurosa a 5 (15)
Fuggit’amor a 4 (16)

Concerto Vocale Strumentale La Stagione Armonica
Maria Clery – arpa
Sergio Balestracci – flauto
Alessandro Bressanello – attore
Direzione: Sergio Balestracci
Il concerto è collegato alla mostra Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento.