
Natale con l’Orchestra di Padova e del Veneto
18 Dicembre 2018Appuntamento con l’Orchestra di Padova e del Veneto per celebrare le festività natalizie: giovedì 20 dicembre alle ore 21 nel Duomo di Conselve, l’OPV, diretta dal Maestro Marco Angius e affiancata dal giovane soprano Rosaria Angotti, si esibirà in un concerto dal raffinato programma, in cui il Novecento musicale italiano di Respighi, Dallapiccola e Ghedini dialogherà con il Settecento di Pergolesi.
L’appuntamento, realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
Giovedì 20 dicembre alle ore 21 nel Duomo di Conselve, l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Marco Angius, festeggerà la ricorrenza del Santo Natale. Il concerto è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
«Perché», si interroga Marco Angius, «il passato entra così prepotentemente nella musica dei più estremi compositori del Novecento? Perché il concetto di nuovo non viene svincolato dal rapporto con la musica di altre epoche e non viene vissuto come una dissociazione ma come una trasformazione del pensiero musicale che attraversa i secoli».
Ed è proprio a partire da questa riflessione sull’inesausto dialogo con la tradizione che prende vita il programma della serata, come se ogni compositore guardando al passato cercasse se stesso e le ragioni del proprio stile, le radici che nutrono un pensiero musicale all’atto della sua palingenesi.
Al via, dunque, con uno dei massimi esponenti della cosiddetta generazione del 1880, Ottorino Respighi, di cui verrà eseguita la Terza Suite dalle Antiche Arie; il brano, dalla struttura quadripartita, è caratterizzato da una sapiente rielaborazione per orchestra d’archi del repertorio del XVI e XVII secolo, in cui, grazie a una scrittura strumentale lucida e asciutta, vengono esaltate le straordinarie qualità compositive del musicista.
Dopo le riscritture del passato sarà la volta delle influenze dodecafoniche, con le Tre Laudi, per voce e orchestra di Luigi Dallapiccola. La composizione, eseguita per la prima volta nel 1937, si articola in tre parti – Altissima Luce, Ciascun s’allegri, Madonna Sancta Maria – e trae ispirazione dal «Laudario dei Battuti di Modena del 1266», i cui testi verranno interpretati dal talentuoso soprano Rosaria Angotti: un magistrale connubio tra la tecnica compositiva più avanzata di allora, la dodecafonia di Schoenberg, e componimenti poetici antichissimi, esaltati in una scrittura rinnovata.
La stessa Angotti sarà protagonista del Salve Regina in do minore di Giovanni Battista Pergolesi, un’intima meditazione devozionale scritta negli ultimi mesi della breve vita del compositore, in cui l’inventiva melodica e la cantabilità tipici dello stile di Pergolesi si intrecciano con il pathos e le tinte orchestrali capaci di restituire anche i più impercettibili trasalimenti dell’anima.
Un ultimo polo di incontro con il passato suggellerà infine la serata con la rara esecuzione di Appunti per un credo, tarda composizione di Giorgio Federico Ghedini che, con la sua austera architettura, rappresenta un approdo di numerose elaborazioni di musica antica, tra cui l’impressionante Vespro della Beata Vergine da Monteverdi.