
Il mio letto è una nave
22 Aprile 2014Omaggio a Robert Louis Stevenson in collaborazione con Comfort & Design Maretto.
È sera. Il pubblico arriva alla spicciolata. Ci sono adulti e ci sono bambini. La porta del teatro è ancora chiusa e rimarrà tale sino a quando si coglie una voce provenire dall’interno: canta con leggerezza una ninna nanna. La porta si apre lentamente e Cummy invita tutti ad entrare, fa luce nel buio, mostra, sempre cantando, dove sistemare le scarpe, conduce il pubblico in una grande stanza piena di letti, lo fa accomodare, rimbocca le coperte, sistema i cuscini. Si avvicina ad un letto, si siede in un angolo, accarezza la testa della persona che vi è rannicchiata dentro. La ninna nanna continua, si spegne la luce, il canto s’interrompe e dal buio prende vita un regno avventuroso, pieno di storie, di momenti memorabili, l’ascolto si dilata e la mente immagina avventure favolose. Inizia un viaggio non della fantasia, ma della sua sorella più profonda e luminosa, più lineare e potente: l’immaginazione. Quel passaggio rimane nascosto nel buio e solo nel proprio letto sarà possibile a ciascuno ritrovarlo.