La Divina

10 Febbraio 2017

Pescando a piene mani dalla migliore tradizione della parodia, con un occhio al grande Paolo Poli, Alessandro Fullin offre una rilettura tagliante ed ironica della Divina Commedia: affiancato dalla compagnia torinese Nuove Forme, si cala nei panni di Dante Alighieri, alle prese con la cancellazione del Purgatorio e l’amore per Beatrice che non è più quello di una volta.

Nel 2009 Papa Ratzinger annuncia al mondo che il Purgatorio, come luogo fisico, non esiste più. Dante Alighieri, saputa la notizia, si precipita per la seconda volta nell’Oltretomba per dipanare la spinosa questione e riscrivere la Divina Commedia. Ma dove mettere ora gli invidiosi? Gli iracondi? Gli accidiosi? Dubbi e tormenti attendono il Poeta, che inoltre scopre che l’amore per Beatrice, dopo sette secoli, si è un po’ appannato. Tra demoni e cherubini, fiumi infernali e rinfrescanti panchine, ecco una rilettura dell’immortale poema che getta nella stessa bolgia Paolo Malatesta con gli Abba, Farinata degli Uberti con Liz Taylor. Una versione riveduta e “scorretta” del capolavoro dantesco, sapientemente condita da aforismi esilaranti e da pungenti ironie.

I prossimi appuntamenti di Divertiamoci a Teatro sono il 4 marzo, I migliori danni della nostra vita di Carlo & Giorgio, e il 25 marzo con il Motel Forest del Mago Forest. È in vendita uno speciale mini-abbonamento a due spettacoli a scelta, da 50 a 25 euro.