Pasticceri. Io e mio fratello Roberto

26 Aprile 2017

di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano
assistente alla regia Elena Tedde
tecnica Corrado Mura e Alessandro Calabrese e Luca Salata
produzione Compagnia Orsini
si ringrazia Armunia

Due fratelli gemelli.

Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto.

Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l’altro crede che le bignoline vadano vendute, sennò non si può tirare avanti.

Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese: tutto si muove, vola, danza e la notte si infila dappertutto.

Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria?

Due fratelli pasticceri, se li vedi abbracciati, sembrano un albicocca.

Profumano di dolci e ascoltano la radio: musica, molta musica.