
Tango e Poesia
8 Novembre 2018Nelle suggestive sale di Palazzo Zacco tornano a riecheggiare le note dei grandi musicisti classici del tango. Tango e Poesia è l’appuntamento speciale messo in scena dal Circolo della Lirica con interpreti di eccezione: il soprano Elena Bertuzzi, Giannantonio Mutto al pianoforte, il Bandoneon di Luca Degani e la voce dei poeti che, nel primo Novecento, hanno composto testi indimenticabili per questa musica che suscita grandi emozioni.
Quando si parla di tango argentino si pensa subito al sensuale ballo di coppia, ma il tango è musica, poesia, canto e danza. E’ l’insieme di questi elementi a renderlo speciale. Nasce in Argentina intorno al 1880 e si diffonde inizialmente come ballo degli argentini poveri, ma il Tango diventa subito un abbraccio intimo, intenso e profondo per conquistare il cuore tra le parole di una Poesia: è passione, moda, distrazione… un’illusione. Un connubio dunque tra forme artistiche diverse ed energeticamente potenti.
I testi delle canzoni diventano storie liriche che raccontano le frustrazioni del cuore, la nostalgia, la tristezza, il rimpianto; diventano rappresentazione dei sentimenti umani. È stato definito da Enrique Santos Discepolo come “un pensiero triste che si balla”; un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità.
Lo strumento principe del tango è il Bandoneon, forse inventato o forse popolarizzato dal musicista tedesco Henrich Band, una sorta di fisarmonica dal suono limpido e di grande estensione.
Il tango ci insegna come nell’arte nulla sia fermo e statico: la sensualità è movimento, è fervore, il fervore di uscire dagli schemi per raccontare di persone, di amori, di lotte, di infelicità, di esaltazione e di morte…il tango racconta la vita.