
Visita a Casa Carmeli
17 Novembre 2013Incantarsi a guardare il Monte Elicona in attesa che lo spirito di Padre Michelangelo Carmeli si manifesti può essere un’alternativa suggestiva alla colazione del sabato mattina: la rassegna ‘Spettacoli di Mistero’ prosegue con successo il suo itinerario paranormale e porta i suoi seguaci dalla torre massonica di Palazzo Romiati direttamente in via Galilei dove si trova la casa di Padre Carmeli, stimato docente universitario. La sua casa che si confonde in parte con le strutture dell’adiacente Duca d’Aosta si confà essenzialmente di una minuscola cappella privata in cui il frate è stato trovato, secondo le testimonianze dell’epoca, riverso a terra avvelenato: in realtà lo spirito che al giorno d’oggi potrebbe infestare la sala è morto per circostanze naturali. Dopo una piccola sosta nel brolo in cui anticamente scorreva un rigagnolo d’acqua e fiorivano piante dai mille colori, la guida ha condotto lo stuolo interessato per una ripida scaletta fino al piano superiore, dove risiede la biblioteca, da poco restaurata: un fulmine nel 1995 ha minato la struttura della copertura e danneggiato la volta sospesa, l’affresco e le decorazioni. L’accesso al salone rettangolare, adibito anche a convegni e concerti, d’impronta barocca è bloccato da una scritta in greco il cui senso è essenzialmente questo: “Bevi alla fonte della conoscenza o vattene!”: il Padre, rinomato insegnante, rimproverava ai suoi studenti la fretta nell’aggiornamento, quando per accedere alla Somma Sapienza ci vuole tempo, costanza e pazienza. La volta affrescata si estende per cinque metri, un percorso visivo da compiere comodamente seduti: in alto Pegaso fa scaturire con lo zoccolo la fonte che dà vita alla poesia circondato dalle figure pagane di Apollo e Atena, assisi in trono. Ecco che Michelangelo Carmeli ha capito la forza derivante dall’antico mito: in lui religione cristiana e pagana convivono in un incastro antropologico, la seconda capace di affiancare lo studio delle discipline più disparate.
Si conclude così una visita breve ma ricca di suggestioni, la gente è uscita dalla sala con la testa colma di ebbrezze pittoriche.
Camilla Bottin