Inaugurazione mostra Bernard Aubertin

27 Gennaio 2019 By Elena Bottin

Arte gratuita e accessibile, proprio come accade nelle grandi capitali quali Parigi, Londra e New York. Grazie all’iniziativa Le vetrine dell’Arte anche Padova avrà uno spazio dove, a rotazione, potranno esporre artisti italiani e internazionali, rendendo fruibili al maggior numero possibile di persone le loro opere: si tratta delle vetrine della centralissima Sala Samonà che affacciano su via Roma. Questa volta ad esporre è Bernard Aubertin, uno dei protagonisti del Novecento Europeo, scomparso nel 2015.

Bernard Aubertin nasce a Fontenay-aux-Roses nel 1934. Compiuti gli studi presso la Scuola Statale di Decorazione, da autodidatta, si avvicina alcubismo ed al futurismo. Fondamentale fu il suo incontro nel 1957 con Yves Klein; dall’anno successivo, infatti, darà inizio alla creazione delle sue celebri tele monocrome. Aubertin inizia la sua storia di pittore monocromo realizzando i suoi primi “rouge total”. Le ricerche dell’artista si focalizzano dapprima sul colore rosso, inteso come fuoco, energia. Realizza i cosiddetti Tableaux Feu (quadri fuoco), animando tele monocrome rosse, con chiodi (Tableaux Clous), fil di ferro (Tableaux Fil de Fer), fiammiferi (Parcours d’Allumettes) e svariati materiali, dai ceri, alle reti di ferro. La sua concezione della pittura è metafisica: attraverso il rosso egli traspone sulla tela l’energia dell’anima. L’essere spirituale si rivela attraverso l’arte e nulla più del colore potrebbe rappresentare una tale forza.

A partire dadli anni ’60 Aubertin introduce nel suo repertorio anche il fuoco: un mezzo espressivo che a tutti gli effetti diventa la manifestazione fisica del suo colore rosso. Molti dei suoi lavori consistono in composizioni astratte create usando fiammiferi che vengono poi accesi creando variazioni spontanee generate dalla natura della fiamma. Il processo con cui le opere sono create è intrinseco al gesto finale. Lo spettatore può chiaramente avvertire il manifestarsi della trasformazione. A tutti gli effetti la natura distruttrice del fuoco diventa creatrice di rinascita.

Dal 1962 Aubertin è uno dei membri fondatori del movimento internazionale Zero, partecipa alle loro mostre e intrattiene corrispondenze con Heinz Mack, Otto Piene e Piero Manzoni. Con essi condivide un simile rifiuto dell’arte come linguaggio e la convinzione che essa debba manifestarsi in maniera semplice e austera. I lavori rossi di Aubertin diedero impulso ad una energia ed ad una vibrazione che furono emblematiche del movimento.

Le sua ricerca artistica si svilupperà tra gli anni ’80 e gli anni ’90 in performances in cui egli stesso darà alle fiamme pianoforti e automobili, mentre negli ultimi anni il colore rosso dei monocromi è stato sostituito dal bianco, dal nero e dall’oro.

Dal 1990 ha vissuto e lavorato in Germania, fino al 2015, anno della sua morte.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con Carlo Silvestrin, anima della Galleria CD Studio d’Arte di Padova, qui in veste di curatore delle esposizioni.
L’inaugurazione della mostra si terrà: giovedì 31 gennaio 2019 ore 11.00.