Radiofiera Live

11 Dicembre 2013

In questi anni i Radiofiera non hanno mai smesso di esibirsi dal vivo, essendo la dimensione live il vero marchio di fabbrica della band trevigiana; mai però negli ultimi tempi era stata allestita una tournee così incessante e articolata: 20 concerti in meno di due mesi, per lo più in Veneto, per celebrare la raccolta di canzoni rock in dialetto veneto ‘Chi toca more!’, uscito il 5 dicembre 2013.
Ospiti oggi a Padova con ben due appuntamenti che daranno l’opportunità di ascoltare le loro canzoni:
alle ore 18 appuntamento alla Libreria Feltrinelli per un incontro con il gruppo, e alle ore 21.30 prosegue la giornata dedicata ai Radiofiera con l’incontro alla Birreria Kofler, per concludere la serata all’insegna della musica.

Due esibizioni dal vivo per presentare il loro nuovo album “Chi toca more!”, una raccolta di tutti i brani rock e folk in dialetto veneto realizzati dai Radiofiera dal 1994, anno della loro fondazione e del primo singolo in dialetto, “Piòva”, ad oggi: un totale di 15 tracce, per un viaggio etnico attraverso le note e le storie della grande band trevigiana, ad un passo dal ventennale di attività.
L’album però si apre e si chiude con due tracce completamente inedite. La prima canzone dell’album, infatti, è proprio quella che dà il titolo al disco (“Chi toca more!”, appunto), per la quale è stato realizzato il videoclip ideato da Mirko Artuso, girato da Enzo Procopio, Gabriele Sgarbi e Diego Socal, ed editato da Alchimia Treviso; ma “Chi toca more!” è molto di più di una semplice canzone: è un progetto collettivo che ha coinvolto tanti artisti e amici, tutti presi a raccontare lo straordinario fermento sociale e di iniziative che ha caratterizzato la primavera trevigiana del 2013. Con i Radiofiera suonano in questo brano Giorgio Canali (ex C.S.I.), Nicola Manzan (Bologna Violenta), Davide Vettori. Nel videoclip compaiono il noto vignettista Beppe Mora, il Presidente dell’A.N.P.I. provinciale di Treviso Umberto Lorenzoni (che legge un brano sulla memoria di Pier Paolo Pasolini), i ragazzi del Collettivo ZTL. L’ultima traccia è invece “La ballata dei musi da mona”, canzone ironica e amarissima, che si avvale della partecipazione di Marco Andronico al basso elettrico.
Altri quattro brani contenuti nell’album sono stati riarrangiati e vengono ripresentati al pubblico in una veste completamente nuova: si tratta di “Amerika”, “Fioi”, “El miracoeo” e “Sentai sull’erba a primavera”.